A Festival of nine lessons and carols
Una Festa di nove letture e carole
Una riproposizione della particolare festa che tradizionalmente si tiene al King’s College di Cambridge e coniuga, alternandoli, il canto delle carole natalizie con la lettura di nove testi sacri, tratti dalle sacre scritture.
Il CVN, inoltre, aderisce all’iniziativa 1000 Voci per Ricominciare, il progetto nato dall’iniziativa nazionale di alcuni coristi uniti dal desiderio di aiutare con il canto le popolazioni terremotate del centro Italia. Anche in occasione di questo concerto, quindi, saranno raccolte offerte libere sa devolversi interamente a favore della ricostruzione del teatro di Amatrice.
Ad oggi, al progetto partecipano ben 157 cori in tutta l’Italia. Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili alla pagina www.1000vocixricominciare.it.
Il Complesso Vocale di Nuoro sarà presente alla VII Rassegna Nazionale “Ars Canendi” organizzata dall’Associazione Culturale Musica Viva di Cagliari.
Quest’anno, in cui si festeggia il 450° compleanno di Claudio Monteverdi, la rassegna è a lui dedicata con il tema “Amorosi affetti” e il Complesso Vocale di Nuoro, con i suoi madrigalisti Paola Sotgiu, Simona Caria, Sergio Loddoni, Pierpaolo Carta e Valerio Sotgiu, eseguirà i sei madrigali “Lacrime d’amante al sepolcro d’amata” meglio conosciuti come “La Sestina” e tratti dal VI libro di madrigali.
Bizzarria Ensemble e Complesso Vocale di Nuoro
G. F. Händel (1685-1759)
Concerto grosso in la minore, op. 6 n. 4, HWV 322
Bizzarria Ensamble direttore Attilio Motzo
J. S. Bach (1685-1750)
Mottetto BWV 227 “Jesu, meine Freude”
Cantata n.4 “Christ lag in Todesbanden”
Concertazione Attilio Motzo
Direzione Franca Floris
in collaborazione col Conservatorio di Cagliari
Prevendita presso CTS Viavai (ExMè Piazza Mameli, 1 NUORO) e online su www.ciaotickets.com
Con grande piacere, il Complesso Vocale di Nuoro sarà presente alla terza serata di Musica, Maestro!, la rassegna organizzata dai Cantori della Resurrezione e dalla Parrocchia di Cristo Risorto giunta quest’anno alla VI edizione, la prima da quando il caro Don Antonio Sanna ci ha lasciato ed è tornato alla casa del Padre.
Quest’anno la rassegna si articola in quattro serate e inizia il 15 maggio con la celebrazione del compleanno del Maestro, per proseguire il 26, 27 e 28 maggio.
Nella terza serata del 27 maggio, sul tema “Polifonie di tutti i tempi”, si esibiranno il Lolek Vocal Ensemble diretto da Barbara Agnello e Complesso Vocale di Nuoro diretto da Franca Floris.
Tutte le serate saranno introdotte dalle esibizioni dei Cantori della Resurrezione e dagli interventi di tanti amici e di persone che hanno dialogato nel tempo con Don Sanna
“Il fior di ogni bellezza” La Sestina di Monteverdi tra la teoria degli affetti e il jazz
Salvatore Spano, pianoforte e arrangiamenti
Emanuele Cisi, sassofono
Salvatore Maltana, contrabbasso
Massimo Russino, batteria
Sezione madrigalistica del Complesso Vocale di Nuoro diretto da Franca Floris
Quali affinità possono esistere tra una forma compositiva come il madrigale, che ha avuto il suo periodo di maggior sviluppo nel 1600 proprio attraverso il genio e la fantasia di Claudio Monteverdi, e l’estetica di una musica mutevole, interculturale e variegata come il jazz del XXI secolo?
Nonostante le evidenti ed ovvie differenze sono diversi gli aspetti in comune. Sicuramente la libertà ritmica e armonica, molto frequente in tutta la musica pre-tonale, poi il gusto per la fantasia e la variazione e anche la ricerca di soluzioni mai scontate. Ma forse il punto più evidente sta nel ruolo che è richiesto all’ascoltatore: un ruolo attivo, volto a trovare analogie e relazioni che il musicista semina e rivela a tratti tramite accenni, spunti, allusioni tematiche, sviluppi e riprese.
Un gioco enigmatico, spesso intellettuale, che in entrambi i mondi (quello del compositore polifonico colto e quello dell’improvvisatore contemporaneo) occupa un ruolo da protagonista e non marginale come in altre forme musicali più popolari o legate all’intrattenimento.
In quest’ottica si situa la chiave stilistica che sta alla base del lavoro di interpretazione e ri-scrittura jazz della Sestina, uno dei lavori forse più noti del grande compositore cremonese.
Attraverso la giustapposizione e il dialogo tra ensemble corale e gruppo strumentale si articola una narrazione espressiva che costringe l’ascoltatore ad effettuare una sintesi e trovare relazioni che sono talvolta nascoste o appena accennate; un labirinto sonoro che a poco a poco svela la ricchezza di un matrimonio stilistico che nonostante prenda spunto da un passato ormai remoto trova il modo di comunicare la sua freschezza anche alla nostra epoca.