…numerosi sono i luoghi che hanno dato vita, impulso e linfa alla produzione corale, che hanno visto nascere compositori che di tale linfa si sono nutriti e hanno a loro volta alimentato; cattedrali imponenti, corti fastose al cui interno si agitava un grande fermento musicale; luoghi ricchi di storia dai quali partiremo, questa sera, per accompagnarvi, attraverso il canto, in un ascolto che vuole farvi viaggiare attraverso i sensi, invitarvi ad ascoltare con orecchie predisposte ad accogliere il lontano, il diverso, il vecchio, che non è mai fine, ma solido ponte per un’incessante, rigogliosa, nuova rinascita. Un mappamondo dei luoghi resi immortali da composizioni immortali. Geografia dei luoghi della musica, ma anche dei luoghi che nella musica sono citati, cantati.
La nostra proposta per “GEOGRAFIE”, interessante tema che MITO 2019 ha scelto è un viaggio d’ascolto che parte dall’Italia, luogo della musica per eccellenza in particolare nel Rinascimento quando corti e cappelle alimentavano una vivace produzione musicale specchio della ricchezza culturale del nostro Paese. Italia dove, più che da ogni altra parte del vecchio continente, l’estro compositivo supera l’esercizio per farsi eleganza, raffinatezza, semplicità, grazia. E ci conduce a Roma e a Venezia, città che favoriscono, alimentano le arti e la musica in particolare diventando luoghi di produzione, incontro, commistione, confronto e scambio tra compositori di culture diverse.
Dall’Italia alla Germania delle composizioni del Romanticismo nelle quali vivono città reali e fantastiche, paesaggi e luoghi che suscitano emozioni, ricordi struggenti, malinconie e passioni, ricerca, desiderio, Sensucht in un percorso di ascolto che tocca luoghi di pace, perdono, oblio, abbandono, luoghi di buio e di luce.
Terre, montagne, fiumi, città sacre, del dolore, del piacere, della fantasia, tutte vive nella musica.
Un breve ma intenso viaggio che si chiude con l’esecuzione di alcune espressioni contemporanee del canto corale
che con i loro testi particolarmente intensi ci invitano ad avvicinarci allo sconosciuto, non con spirito di diffidenza e con paura del diverso, che non è minaccia ma arricchimento.
Il Canto abbatte i confini (se mai il canto abbia avuto confini), attraversa oceani di ignoranza, abbatte muri di dolore e di pianto e ci aiuta a viaggiare anche da fermi e sentire con orecchie aperte e predisposte ad ascoltare, incontrare ed accogliere il lontano, il diverso, il vecchio che non è fine ma solido ponte per un continuo, rigoglioso, nuovo, incessante inizio.
GEOGRAFIE della musica, GEOGRAFIE delle emozioni che il canto esprime, nel bene e nel male, con tutta la sua forza.
…Gerusalemme, Babylonia, Betania, Roma, Venezia, Cartagine, Vienna, Tübingen, Vineta, Kola, Orgosolo…
Programma