Si è conclusa sabato 24 settembre la seconda edizione del Festival della musica corale “Nella Città dei gremi… il canto tra natura e sacralità“, organizzato a Sassari dall’Associazione Musicale “Gioacchino Rossini”. La serata finale della manifestazione, svoltasi nell’atmosfera raccolta della chiesa di S. Giacomo, dotata di pregevoli forme architettoniche e splendida acustica, é stata animata dalle esibizioni del Complesso Vocale di Nuoro e dell’Ensemble Vocale Calycanthus di Parabiago, recente vincitore del Concorso Nazionale di Arezzo.
L’edizione 2005 del Festival, avente come tema conduttore il canto tra natura e sacralità, ha dato modo al Complesso Vocale di proporre un programma tutto incentrato sulla natura, con un percorso musicale che, dall’aurora alla notte, celebra la meraviglia del creato attraverso le opere dei più grandi compositori, dal rinascimento ai nostri giorni, spesso ispirate da versi di altrettanto illustri poeti.
L’aurora, rievocata dal madrigale “Ecco mormorar l’onde” di Monteverdi su versi del Tasso, ha aperto il concerto, scandito per blocchi tematici legati alla natura. Il bosco quindi, nelle composizioni di Janequin, Mendelssohn e Hindemith; gli animali col rinascimentale “Chant des oiseaux”, “Die Nachtigall” poi, autentico capolavoro del romanticismo tedesco nel quale Mendelssohn ha musicato i versi sublimi di Goethe, per giungere infine a due opere del contemporaneo Mauro Zuccante: “Le chat” da Baudelaire per coro maschile e, in prima esecuzione assoluta, “Femme et chatte” per coro femminile su testo di Verlaine, scritta per il Complesso e dedicata dal compositore alla direttrice Franca Floris e alla sua gatta. La dolcezza della primavera ancora, mirabilmente espressa in “Ce Moys de May” di Janequin e “O süsser Mai” di Brahms e, in conclusione, “Die Nacht”, la notte di Schubert, dipinta nei suoi amichevoli silenzi e nelle sue azzurre tranquillità, lieve ricamo sonoro che il coro maschile ha saputo rendere con grazia ed accorata espressività.
Un bilancio più che positivo quello della serata, grazie soprattutto all’accurata organizzazione degli amici della Rossini che, tra i tanti meriti, hanno consentito l’incontro con una realtà musicale di assoluta validità quale l’Ensemble Calycanthus, i cui cantori uniscono ad indiscutibili qualità canore una carica comunicativa e una simpatia davvero inusuali.