Il Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena (Venezia, 1608) é l’opera più nota di Adriano Banchieri (1568-1634) fra quelle appartenenti al genere della commedia madrigalesca, fiorito in Italia verso la fine del XVI secolo.
Esso trae la sua vivace forma dall’alternanza tra brani di genere popolare quali villanelle, mascherate, giustiniane, capricciate e composizioni di carattere colto quali i madrigali.
Con quest’opera il Complesso vocale di Nuoro porta indietro nel tempo lo spettatore di quattro secoli, ricreando il clima di una serata di festa del Seicento, allietata da canti, burle e travestimenti.
Oltre alla pregevolezza della composizione, al pubblico è assicurato un vero e proprio divertimento, grazie ai numerosi riferimenti alle situazioni della commedia dell’arte, di cui il festino incarna lo spirito popolaresco e talvolta grottesco.
Si tratta infatti, come annunciato dal titolo, di una vivace festa di carnevale, durante la quale i cantori, con scherzi e lazzi, coinvolgono il pubblico in un vivacissimo susseguirsi di scene, nelle quali compaiono ora personaggi ridicoli, come i danzanti vecchietti chiozzotti o la vanitosa zitella cantatrice, ora improbabili venditori di solfanelli e di fusi che si aggirano nel cuore della notte, o ancora giovani innamorati lesti e garbati; il tutto condito da danze sfrenate e onomatopee di ogni sorta, che trasformano le voci umane ora in strumenti musicali ora in versi di animali, come nel celeberrimo ed irresistibile contraponto bestiale alla mente.
Programma
1. Il diletto moderno per introduzzione
II Moderno Diletto tutti invita a un’opera di gusto e favorita
2. Justiniana di vecchietti chiozzotti.
Gondolier, so Compare, e Pantalon
Fanno il balletto del barba Jandon
3. Mascherata di villanelle
Canta una ottava rima, molo bella
Col Biobò e la Lira una Zitella.
4. Seguita la detta Mascherata
Le villanelle unite in bell’Soggetto
Esortano Cupido aver nel petto.
5. Madrigale a un dolce Usignolo
Cantano al lor partir le Villanelle
Un Madrigal, tutte vezzose e belle
6. Mascherata d’Amanti
Entrano sul Festin tutti d’acordo
Con un Liuto in tuono dell’Arpicordo
7. Gli Amanti moreschano
Cessano gli stromenti e con diletto
morescano cantando il Spagnoletto.
8. Gl’Amanti cantano un Madrigale
Finita la moresca per riposo
Cantano un Madrigale artificioso.
9. Li Amanti cantano una Canzonetta
O quanto piaque il Madrigale in fine
Cantano alguante note peregrine
10. La Zia Bernardina racconta una Novella
Quivi udrassi contar della Gazzuola
Una ridiculosa e industre fola.
11. Capricciata a tre voci
Qui s’ode una spassevol Barzelletta
Di certi Cervellini usciti in fretta.
12. Contraponto bestiale alla mente
Un Cane, un Cucco, un Gatto, e un Chiù per spasso
Fan Contraponto a mente sopra un Basso.
13. Gli Cervellini cantano un Madrigale.
O che Bestial Capriccio naturale
Mò stiamo attenti a un serio Madrigale
14. Intermedio di venditori gli fusi
Al partir delle bestie gionse al pari
Un Intermedio lesto di fusari.
15. Gli Fusari cantano un Madrigale
Partono gli Fusari, e al lor partire
Cantano un Madrigal grato al sentire.
16. Gioco del Conte
Propone un bell’Bisticcio il dolce humore,
Poi lascia star sonando le tre hore.
17. Gli Festinanti
Con vote assai brillante, et Asinina
Si sente una bell’aria alla Norcina.
18. Vinata di brindesi, e ragioni
Canto, Falsetto, Alto, Tenor, e Basso.
Col cantinier bevendo, hanno un bell’spasso.
19. Sproposito di Goffi (però di gusto)
O che pazzi babioni, o che cervelli
Che hora ´ questa vender solfanelli:
20. II Diletto moderno licenza, e di novo invita
II Diletto moderno in bona vena
Promette spasso mentre, et doppò cena.