La voce del poeta è uno spettacolo multimediale il cui proposito è omaggiare alcune tra le espressioni poetiche più profonde del panorama storico-letterario isolano: Peppino Mereu, Antioco Casula e Sebastiano Satta. L’esecuzione delle composizioni musicali, inedite o rivisitazioni del repertorio tradizionale, é supportata dalla lettura da parte di due attori di citazioni attinte dalla produzione originale dei tre poeti o tratte dall’opera di autori moderni o contemporanei (Grazia Deledda, Marcello Fois, Sergio Atzeni, …), secondo un percorso ideale che segue l’avvicendarsi dei momenti di una giornata e insieme della vita dell’uomo, dall’alba alla notte, dalla nascita alla morte. Il coinvolgimento sensoriale dello spettatore è reso ancora più ampio e vivo grazie alla contemporanea proiezione delle splendide immagini fotografiche del naturalista Renato Brotzu, suggestivamente accostate a quelle storiche raffiguranti momenti della vita dei tre poeti. Altro elemento di spicco è dato dalla introduzione nello spettacolo di frammenti di registrazioni sonore (filastrocche, canti, cerimonie religiose …), provenienti anche in questo caso da archivi storici.
Sul versante musicale, grande rilevanza hanno le esecuzioni di una rielaborazione del Rosario di Orgosolo, espressamente dedicata al Complesso Vocale di Nuoro dal maestro Antonio Sanna, di una versione di “Est una notte ‘e luna” su testo di Montanaru ad opera dell’illustre compositore italo-sloveno Pavle Merkù, e di “Sgelo” su testo di Satta, commissionata nel 2008 al compositore altoatesino Felix Resch come brano d’obbligo per il Concorso internazionale di Spittal an der Drau in Austria.
“La voce del Poeta” si presenta quindi come un ideale ponte tra la cultura sarda e quella mitteleuropea, nel solco di quanto già proposto nel 2008 con “Man ist gefordert – Una musica per il MAN“, un’installazione sonora itinerante di Felix Resch – composta di voci, launeddas, flauto di canna, ocarina e percussioni – intesa a creare un canale di percezione bidimensionale in cui vista e udito agissero reciprocamente in una inedita ed innovativa fruizione degli spazi del Museo nuorese.