“GEOGRAFIE” è il tema che MITO ha scelto per il 2019.
…incontro di culture musicali diverse in un clima di apertura e gioia che il canto regala a chi lo pratica così come a chi lo ascolta.
Dieci cori italiani e stranieri in contemporanea, propongono 10 programmi diversi tutti incentrati, appunto, sul tema proposto. Alla sera, poi, insieme al coro giovanile italiano, i dieci cori si uniscono al pubblico in un Open Singing per l’esecuzione comunitaria di brani corali sotto la direzione del Maestro svizzero Michel Ghol. Un momento di grande condivisione che a Torino di terra presso le OGR – Officine Grandi Riparazioni e a Milano nella Sala Verdi del Conservatorio di Musica.
Prima di partire abbiamo proposto anche al pubblico nuorese l’opportunità di ascoltare il programma ABSQUE FINIS/ SENZA CONFINI proposto a Torino e a Milano e che in parte avevamo già presentato nel concerto per la Festa della Musica il 21 giugno ad Oliena nella chiesa di Santa Maria.
“GEOGRAFIE”: un viaggio d’ascolto, la nostra proposta che parte dall’Italia, luogo della musica per eccellenza in particolare nel Rinascimento quando corti e cappelle alimentavano una vivace produzione musicale specchio della ricchezza culturale del nostro Paese. Italia dove, più che da ogni altra parte del vecchio continente, l’estro compositivo supera l’esercizio per farsi eleganza, raffinatezza, semplicità, grazia. E ci conduce a Roma e a Venezia, città che favoriscono, alimentano le arti e la musica in particolare diventando luoghi di produzione, incontro, commistione, confronto e scambio tra compositori di culture diverse.
Dall’Italia alla Germania delle composizioni del Romanticismo nelle quali vivono città reali e fantastiche, paesaggi e luoghi che suscitano emozioni, ricordi struggenti, malinconie e passioni, ricerca, desiderio, Sehnsucht in un percorso di ascolto che tocca luoghi di pace, perdono, oblio, abbandono, luoghi di buio e di luce.
Terre, montagne, fiumi, città sacre, del dolore, del piacere, della fantasia, tutte vive nella musica. Un breve ma intenso viaggio che si chiude con l’esecuzione di alcune espressioni contemporanee del canto corale che con i loro testi particolarmente intensi ci invitano ad avvicinarci allo sconosciuto, non con spirito di diffidenza e con paura del diverso, che non è minaccia ma arricchimento.
Il Canto abbatte i confini (se mai il canto abbia avuto confini), attraversa oceani di ignoranza, abbatte muri di dolore e di pianto e ci aiuta a viaggiare anche da fermi e sentire con orecchie aperte e predisposte ad ascoltare, incontrare ed accogliere il lontano, il diverso, il vecchio che non è fine ma solido ponte per un continuo, rigoglioso, nuovo, incessante inizio.
GEOGRAFIE della musica, GEOGRAFIE delle emozioni che il canto esprime, nel bene e nel male, con tutta la sua forza.
…Gerusalemme, Babylonia, Betania, Roma, Venezia, Cartagine, Vienna, Tübingen, Vineta, Kola, Orgosolo…
E a Torino come a Milano abbiamo trovato una squisita accoglienza, un pubblico caloroso, un’organizzazione straordinaria che ci hanno permesso di trascorrere al meglio giorni intensi, ricchi. A Torino, nella chiesa di San Leonardo Murialdo, ad accoglierci un pubblico davvero numeroso e attento con anche un gruppo del circolo dei sardi “A. Gramsci” tra i quali Enzo Cugusi, il Presidente. Che gioia!
A Milano – “la Certosa di Garegnano stracolma, silenziosa all’ascolto del Complesso Vocale di Nuoro diretto da Franca Floris” – diceva il resoconto giornalistico di Mito: vero!
Che incanto e che emozione cantare circondati da tanta bellezza e con un’acustica capace di restituire a chi ascolta ogni minimo dettaglio degli intrecci polifonici!
Carichi, appagati e riconoscenti a MITO e alla FENIARCO per questa grande opportunità che ci è stata regalata, siamo rientrati in “patria” consapevoli che ci attendevano ancora importanti e stimolanti impegni corali.